Il tuo addolcitore ha bisogno di manutenzione?
Depurtecnica effettua assistenza
su addolcitori di tutte le marche e modelli
Spesso addolcitore e depuratore vengono utilizzati come sinonimi ma si tratta, invece, di due apparecchi che svolgono funzioni diverse. L’addolcitore è un impianto usato per l’eliminazione del calcare. Il depuratore d’acqua, collegato direttamente al rubinetto, ha l’obiettivo di filtrare le sostanze pericolose in grado di contaminare l’acqua.
Vi abbiamo già parlato in articoli precedenti di quanto sia importante prestare attenzione alla presenza di calcare nell’acqua delle vostre case.
L’installazione di un addolcitore, ovvero di un dispositivo per abbassare la durezza dell’acqua, vi consentirà di salvaguardare il buon funzionamento della rete idrica, degli elettrodomestici e delle superfici domestiche.
Una volta installato, l’addolcitore, si collega direttamente all’impianto idrico e attraverso un meccanismo di regolazione (che può essere automatico o manuale) attiva un processo di scambio tra gli ioni positivi di calcio e magnesio con quelli di sodio e potassio.
La scelta della tipologia di addolcitore, dipende da diversi fattori: l’uso domestico o industriale, la quantità dell’acqua da addolcire e il tipo di automatismo di rigenerazione delle resine.
In base allo spazio a disposizione si può scegliere il modello cabinato, a doppio corpo o duplex. Il primo risulta più compatto poiché il serbatoio filtrante è inserito all’interno del serbatoio salamoia; in quelli a doppio corpo i due elementi sono separati; infine, il modello duplex (solitamente usato per impianti industriali o condominiali) è dotato di un impianto multicolonna volto ad aumentarne la portata d’acqua.
In base alla costanza di consumo d’acqua si può scegliere se installare un addolcitore temporizzato o volumetrico per i meccanismi di rigenerazione delle resine.
I prezzi di un addolcitore acqua possono variare in funzione delle sue dimensioni, in base alla portata d’acqua da addolcire e del modello scelto. I costi relativi al mantenimento di un addolcitore e al consumo elettrico (necessario per la gestione del timer) sono notevolmente contenuti.
Se si sceglie di installare in maniera autonoma un addolcitore domestico i prezzi possono variare dai 600 ai 2000 euro, tenendo sempre presente i criteri sopra elencati.
Nel caso in cui si opti per un addolcitore condominiale si parte da un minimo di 1500 euro fino ad arrivare a 6000 euro. Appare evidente che la grandezza del condominio influenza notevolmente il prezzo.
Sebbene a primo impatto la spesa da sostenere possa sembrare elevata, è necessario tenere presente il risparmio energetico generato dagli elettrodomestici che utilizzano acqua addolcita. Si tratta, dunque, di un investimento che sarà pienamente compensato nel tempo.
In linea generale, l’acquisto di un addolcitore non rientra nelle spese detraibili previste per il risparmio energetico, fissate dall’Ecobonus 2018. Tuttavia, qualora si prevedano lavori di riqualificazione dell’impianto idraulico (sia per una singola abitazione che per un condominio), l’acquisto di un addolcitore e la sua manutenzione straordinaria possono godere della detrazione fino al 50%.
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