Disoleatori per il trattamento delle acque reflue contenenti resuidi oleosi o solidi
Questi impianti vengono installati nei luoghi dove, nelle acque reflue generate da eventi atmosferici o processi industriali, possono essere presenti residui oleosi o solidi. Per esempio stazioni di servizio per rifornimento carburante oppure parcheggi, autorimesse, autolavaggi, officine, strade, stabilimenti.
I disoleatori consistono in cisterne o vasche in cemento. La rimozione dalle acque di scarico di sostanze fangose e/o oleose avviene mediante l’impiego di una singola cisterna. Al suo interno, grazie a processi di sedimentazione e separazione, i solidi sedimentabili si depositano sul fondo mentre le sostanze oleose si separano per sospensione.
All’interno delle vasche avvengono dunque due processi ben distinti:
- La separazione e l’accumulo dei solidi sedimentabili: fango, limo, sabbia, etc.
- La separazione e l’accumulo delle sospensioni oleose: oli, idrocarburi, etc.
Al loro interno le cisterne dispongono di una valvola a galleggiante per la chiusura automatica in caso di eccesso di olio all’interno del separatore e di un filtro a coalescenza, innestato nella condotta di uscita, con lo scopo di trattenere le microparticelle oleose sfuggite al galleggiamento e trascinate dall’acqua.
Gli impianti sono dimensionati e costruiti seguendo le norme in materia ambientale indicate nel D.Lgs n°152 del 3/4/2006.
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