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Il 22 marzo 2019 si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Porta con sé iniziative di ogni genere, dai contest fotografici agli impegni aziendali a un maggior impegno a favore dell’accesso all’acqua potabile come diritto dell’umanità e la salvaguardia degli habitat acquatici.
La Giornata Monsdiale dell’Acqua venne istituita nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con il chiaro intento di richiamare l’attenzione pubblica sull’importanza vitale dell’acqua e promuovere una gestione responsabile e consapevole delle risorse idriche del pianeta.
Il tema del venticiquesimo anniversario è appunto “Leaving no one behind: human rights and refugees (Non lasciare indietro nessuno: diritti umani e rifugiati).
Come si traduce nel nostro paese il diritto di accesso all’acqua per tutti? Forse noi italiani non lo vediamo come un problema. Ci basta aprire il rubinetto per avere un bicchiere d’acqua, e nessuno che conosciamo è costretto a camminare tre ore sotto il sole per rifornire d’acqua la propria famiglia come succede nei villaggi dei paesi subsahariani.
La giornata mondiale dell’acqua è però un’occasione per riflettere su quanto sia sbagliato considerare l’acqua come un bene così scontato quando un terzo della popolazione mondiale non ne ha accesso.
I cambiamenti climatici non sono incoraggianti in questo senso. Ogni estate almeno il 15% della popolazione italiana è sotto la soglia minima del fabbisogno idrico. Inoltre il costante aumento della popolazione porta con sé un conseguente aumento del consumo dell’acqua.
Non parliamo solo di consumo domestico, che incide in minima misura sul consumo totale del nostro paese. L’industria è un’altra voce importante, e l’agricoltura quella maggiore. non lasciare nessuno indietro per il nostro Paese significa assumersi la responsabilità di utilizzare l’acqua con consapevolezza e attenzione, riducendo al minimo gli sprechi e valorizzando il più possibile il nostro patrimonio idrico.
La risposta di Depurtecnica alla necessità di ridurre lo spreco d’acqua si ramifica in una vasta gamma di soluzioni che rispondono all’esigenza di un’economia circolare. Mettiamo in campo ricerca e innovazione per una corretta salvaguardia delle risorse idriche del nostro Paese.
Il trattamento acque reflue è la nostra risposta alla sfida che la giornata mondiale dell’acqua ha proposto negli anni: la nostra esperienza e la nostra ricerca ci ha portato a realizzare impianti sempre più efficienti e innovativi.
Gli impianti per il trattamento delle acque reflue consentono di depurare le acque provenienti da attività di tipo domestico, industriale o agricolo, contaminate da sostanze organiche o inorganiche che possono così essere riammesse nell’ambiente ed essere riutilizzate.
Le acque reflue industriali sono gli scarichi industriali le cui caratteristiche per legge le definiscono diverse dalle acque reflue domestiche. Sono acque che possono essere pesantemente contaminate, ad esempio da prodotti chimici di varia natura, ecotossici e pericolosi. A seconda del grado di inquinamento delle acque reflue industriali esistono diversi tipi di impianto in grado di recuperarle perchè possano essere nuovamente utilizzate./p>
Sono le acque che provengono dal sistema fognario, quindi legate all’utilizzo quotidiano di acqua nelle nostre case, insediamenti residenziali e attività commerciali in genere.
La raccolta delle acque meteoriche e un relativo impianto recupero acqua piovana può essere un’importante occasione per ridurre lo spreco dell’acqua. Parte delle acque di precipitazione atmosferica sono le acque meteoriche di dilavamento, e cioè le acque che cadono su superfici impermeabili e che devono essere trattate per impedire l’infiltrazione nei corsi d’acqua e nelle fognature di polveri, terriccio e sostanze inquinanti.
La manutenzione degli impianti idrici, che siano domestici o industriali, è fondamentale per evitare lo spreco dovuto a tubature rotte o inefficienti. Anche la manutenzione di fontane e pozzi rientra nei servizi di Depurtecnica con controlli periodici, assistenza e un servizio di pronto intervento per le emergenze.
È importante inoltre sottolineare quanto il comportamento quotidiano di ognuno di noi può influire sul consumo finale di acqua. Tenere aperto un rubinetto per un minuto, il tempo di sfregarci le mani con il sapone o di lavarci i denti, porta a un consumo di 60 litri di acqua. L’abitante di un villaggio africano ne consuma 5 al giorno: e non è nemmeno potabile, con gravi conseguenze per la salute, soprattutto dei bambini.
L’acqua è una risorsa preziosa e va trattata come tale. Dobbiamo prendercene cura in prima persona, assicurandocene disponibilità e salubrità. Utilizzarla con responsabilità e coscienza, perché il nostro comportamento e le nostre decisioni si riflettono sull’ambiente e influenzano le scelte e le possibilità di tutti.
Per maggiori Informazioni Visita il Sito Ufficiale World Water Day